BANDO PROT N./REP. N. Rep.28;Prot.4278 SCADENZA: 14/03/2025 Bando per il conferimento di n. 1 borsa/borse di ricerca - Alma Mater Studiorum - Università di Bologna - Dipartimento di DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE VETERINARIE con selezione Per soli titoli |
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Oggetto dell’attività della borsa di ricerca: |
Con il termine microbiota si intende la totalità di microrganismi che popolano un distretto del corpo, mentre il termine microbioma indica il materiale genetico corrispondente [158]. Gli equidi sono erbivori non ruminanti che presentano un ampio e complesso apparato gastroenterico, evolutosi per la fermentazione dell’alimento nel grosso intestino, in particolare a livello di cieco e grosso colon, dove batteri ad attività fibrinolitica degradano i carboidrati strutturali al fine di produrre energia per l’organismo. Oltrea alla funzione digestiva, il microbiota del grosso intestino prende parte alla regolazione del sistema immunitario ed alla protezione da agenti patogeni [10,69]. Le normali abitudini alimentari del cavallo in natura lo portano a pascolare per la maggior parte del tempo e di conseguenza la fibra contenuta nei foraggi è il nutriente principale, che provvede ad apportare l’energia necessaria e a mantenere un tratto gastrointestinale funzionale e in salute. In quei casi in cui c’è un aumento della richiesta energetica, come nei cavalli sportivi o in particolari momenti fisiologici (es. gravidanza e allattamento), una dieta di solo foraggio non è sufficiente. Bisogna dunque aggiungere dei concentrati, che contengono elevati livelli di amido, con conseguente disequilibrio del normale ambiente intestinale. I più comuni disordini legati a questa alterazione sono lo svilupparsi di disbiosi, problemi metabolici, ulcerazioni intestinali e laminiti. (Perricone et al 2022). La disbiosi, intesa come alterazione della composizine del microbiota, è stata correlata a diverse cause, tra cui: foraggio di scarsa qualità, diete ricche in amidi, stress ed età [81,168], inoltre può essere una conseguenza dell’azione di specie entero-tossiche e entero-invasive che possono alterare la barriera intestinale, antagonizzare il microbiota intestinale e causare infezioni batteriche (Sorbara and Palmer 2018: Iacob and Iacob 2019). Anche trattamenti antibiotici utilizzati in corso d’infezioni intestinali possono contribuire a modificare il microbiota (Panda et al 2014: Iacob and Iacob 2019). Recentemente, la disbiosi è stata associata alla presenza di sindrome colica, dal momento che in cavalli affetti sono state osservate modificazioni alle abbondanze relative di alcuni gruppi di batteri notoriamente responsabili per il mantenimento della salute del tratto gastroenterico [15,135,149]. Infatti, sono stati notati in cavalli affetti da colica un aumento dell’abbondanza relativa del phylum Protobacteria e una riduzione di Firmicutes e Bacteroidetes, che rappresentano i phylum più abbondanti in cavalli sani, tuttavia una relazione causa-effetto non è ancora stata dimostrata [81]. Dal momento che in medicina umana è da tempo conosciuta la correlazione tra cambiamenti a carico del microbiota intestinale e la manifestazioe di diverse patologie [71,176,177,179], anche nel paziente equino sono stati condotti diversi studi riguardanti tale argomento, prendendo in considerazioni problematiche quali laminite, colite e grass sickness [30,82,99]. Una delle prime alterazioni causate dalla disbiosi consiste nella perdita dei commensali produttori di batteriocine e di Short Chain Fatty Acids (SCFAs) (Rea et al 2010: Iacob and Iacob 2019). Dato che il tratto gastrointestinale e il suo microbioma sono fondamentali per lo stato di salute dell’animale, come ormai dimostrato in diversi studi, mantenere una corretta funzionalità di questo tratto è fondamentale per il cavallo e per le sue performance (Perricone et al 2022). Somministrare mangimi di buona qualità e di facile digeribilità è fondamentale per sostenere la funzione digestiva e il microbiota, ma è altrettanto importante l’aggiunta di supplementi. Diversi di questi mangimi complementari con un effetto potenzialmente positivo sul tratto gastrointestinale, come probiotici e prebiotici, sono già presenti in commercio. Vengono utilizzati da diversi anni per incrementare l’efficienza digestiva, supportando l’azione dei batteri cellulosolitici sulla frazione fibrosa (Murray et al 2017, Jouany et al 2008, Salem et al 2016, Perricone et al 2022). Nell’ambito della nutrizione equina il lievito più utilizzato è il Saccharomyces cerevisiae, con l’intento di soddisfare i fabbisogni energetici e nutritivi, soprattutto in caso di una dieta ricca di amido o in caso di foraggi di scarsa qualità (Murray et al 2017, Jouany et al 2008, Perricone et al 2022). Gli studi effettuati per valutare la digeribilitá e la popolazione intestinale e fecale, sia in vivo che in vitro, dopo somministrazione di supplementi a base di S. cerevisiae danno però risultati controversi (Perricone et al. 2022). Il principale meccanismo tramite cui S. cerevisiae esplica la sua azione è quello di modulare la microflora intestinale e di agire come scavenger nei confronti dell’O2 (Newbold et al 1996). Da diversi anni a questo lievito viene attribuita la capacità di incrementare la digeribilità e l’utilizzazione della fibra (Furtado et al 2010), mentre studi più recenti hanno dimostrato che agisce stabilizzando la popolazione di batteri che metabolizzano il lattato, limitando la sua produzione e incrementando il suo utilizzo (Grimm et al 2020). Nella review del 2022 di Perricone et al. viene messo in evidenza che i risultati ottenuti dai diversi studi sull’efficacia siano contradditori e molto variabili, nonostante appare chiaro che la somministrazione di S. cerevisiae insieme alla dieta possa portare in qualche modo ad effetti benefici per la salute intestinale. In alcuni casi questo lievito ad esempio migliora la digeribilità dei nutrienti o agisce da modulatore sui batteri fibrinolitici e aminolitici. Altra molecola che recentemente ha ricevuto particolare attenzione per i suoi effetti benefici sull’omeostasi intestinale e il metabolismo energetico è l’acido butirrico. Grazie alla sua proprietà antinfiammatoria il butirrato migliora le funzioni della barriera intestinale e l’immunità mucosale (Wang et al 2018). Gli SFCAs, ovvero butirrato, acetato e propionato, sono acidi organici prodotti a livello intestinale dalle fermentazioni batteriche che avvengono soprattutto a carico dei carboidrati non digeriti, come la fibra e una parte dell’amido inutilizzato, e in piccola parte dalle proteine provenienti dalla dieta ed endogene (Canani et al 2011, Fan et al.2015). Questi vengono rapidamente assorbiti dalle cellule dell’epitelio intestinale e solamente il 5% viene escreto con le feci (Kasubuchi et al 2015). L’acido butirrico viene prodotto principalmente dal phylum Firmicutes e insieme agli altri SFCAs hanno mostrato le seguenti funzioni metaboliche: - Effetto antinfiammatorio - Effetto di regolazione del ph intestinale - Azione trofica su colonociti e su altre specie di batteri - Regolazione della risposta immunitaria - Prevenzione della carcinogenesi grazie all’induzione dell’apoptosi - Regolazione dell’asse intestino-cervello (Stachowska et al 2021). Pochissimi studi sono stati effettuati sul cavallo per valutare l’effetto benefico dell’acido butirrico sulla funzionalità intestinale di questa specie. Wambacq et al nel 2020 hanno svolto uno studio sugli effetti della somministrazione di acido butirrico sotto forma di butirrato di sodio incapsulato su cavalli sani per valutare i cambiamenti istologici a livello intestinale e eventuali variazioni dei parametri immunoistochimici, senza ottenere però dei dati significativi. Sarebbe però auspicabile e interessante valutare gli effetti di questa molecola su cavalli con disordini del grosso intestino per capire se in queste situazioni la somministrazione di acido butirrico possa determinare dei benefici. La maggior parte degli studi in vivo sul microbiota intestinale presenti in letteratura ha analizzato campioni fecali, nonostante la maggioranza delle popolazioni batteriche risieda prevalentemente a livello di grosso intestino [68]. In uno studio recente, che ha analizzato campioni fecali e campioni prelevati dal grosso colon in sede intraoperatoria, è stato dimostrato come il microbiota delle feci non sia adeguatamente rappresentativo di una repentina alterazione a carico della popolazione del colon [134]. Attività del borsista Gli scopi della ricerca e compiti del titolare della borsa sono: • indagare il microbiota residente il grosso intestino di cavalli sottoposti a celiotomia esplorativa per sindrome colica, esaminare le differenze con quello fecale, e valutarne eventuali correlazioni con la sopravvivenza • valutare l’influenza della somministrazione di Microbiotal Horse nel periodo post operatorio di cavalli operati per sindrome colica, sulla ricomposizione del normale microbiota intestinale. Il presente assegno favorirà la ricerca di cui al contratto di collaborazione scientifica con la ditta NBF Lanes. |
Importo |
L’importo della borsa è pari a € 19.367,00 ed è sottoposto al regime fiscale e previdenziale previsto dalla legge. L’importo erogato è da ritenersi comprensivo di ogni eventuale costo legato all’espletamento dell’attività di ricerca prevista dal progetto. Il premio della polizza infortuni viene trattenuto dalla prima rata della borsa in corso al momento dell’emanazione del bando. |
Modalità di presentazione della domanda |
Le candidature potranno essere presentate secondo le seguenti modalità:
Non saranno prese in considerazione le domande inviate oltre i termini stabiliti o riportanti errori nelle informazioni richieste, così come sopra indicato. |
Requisiti di partecipazione |
.......................................................... I requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito dal presente bando di selezione. I candidati sono ammessi con riserva; l’esclusione dalla selezione, per difetto dei requisiti prescritti, può essere disposta in qualsiasi momento, anche successivamente allo svolgimento della selezione, con motivato provvedimento e notificata all’interessato. |
Titoli preferenziali |
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Incompatibilità |
Le borse non sono cumulabili:
Il borsista è tenuto a dichiarare, sotto la propria responsabilità, l’inesistenza di cumuli o incompatibilità e a comunicarne tempestivamente l’eventuale sopravvenienza. Il borsista in sede di presentazione della domanda di partecipazione alla selezione è tenuto a dichiarare di essere stato beneficiario di eventuali precedenti borse di ricerca presso codesto Ateneo. Il borsista può svolgere attività di lavoro autonomo, previa comunicazione scritta alla Struttura che eroga la borsa e a condizione che tale attività sia dichiarata dalla Struttura stessa compatibile con l'esercizio dell'attività di ricerca, non comporti conflitto d' interessi con la specifica attività di ricerca svolta dal titolare della borsa e non rechi pregiudizio all'Ateneo in relazione alla attività svolta. La Borsa di studio per attività di ricerca post-laurea non configura in alcun modo un rapporto di lavoro subordinato e non dà luogo a diritti in ordine all'accesso ai ruoli delle Università |
Come partecipare |
I candidati devono presentare:
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Procedure di selezione e modalità di valutazione |
La selezione delle candidature viene effettuata da una Commissione esaminatrice, nominata ai sensi del Regolamento per l’attivazione delle borse di ricerca art. 7. L'esito della valutazione dei titoli e del curriculum è comunicato direttamente agli interessati. Tale graduatoria di idonei sarà valida fino ad un massimo di un anno e potrà essere utilizzata esclusivamente per le medesime esigenze di ricerca indicate nel bando di selezione. |
Conferimento della borsa |
Ricevuti gli atti relativi alla selezione, il Direttore della Struttura la approva con proprio provvedimento. |
Diritti e doveri dei titolari di borsa di ricerca |
Il titolare della borsa è tenuto a svolgere l'attività di ricerca cui essa è finalizzata attenendosi al programma formativo predisposto dal tutor e sotto la sua supervisione.Si rimanda a quanto previsto dall’articolo 9 del Regolamento per l’istituzione di borse di ricerca per attività di ricerca post – laurea. |
Responsabile del Procedimento: |
Ai sensi di quanto disposto dall'art. 5 della legge 07/08/1990, n. 241 e ss.mm.ii.., il responsabile del procedimento amministrativo della presente selezione è ELISABETTA CHIUSOLI |
Trattamento dei dati personali |
Ai sensi dell'art. 13 del Regolamento generale sulla protezione dei dati (Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016), si informano i candidati che il trattamento dei dati personali da essi forniti in sede di partecipazione al concorso o comunque acquisiti a tal fine dall’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna è finalizzato unicamente all'espletamento delle attività concorsuali ed avverrà a cura delle persone preposte al procedimento concorsuale, anche da parte della commissione esaminatrice, presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, con l'utilizzo di procedure anche informatizzate, nei modi e nei limiti necessari per perseguire le predette finalità, anche in caso di eventuale comunicazione a terzi. Il conferimento di tali dati è necessario per verificare i requisiti di partecipazione e il possesso di titoli e la loro mancata indicazione può precludere tale verifica. Ai candidati sono riconosciuti i diritti di cui agli artt. 15 e ss. del citato Regolamento 2016/679, in particolare, il diritto di accedere ai propri dati personali, di chiederne la rettifica, la cancellazione, la limitazione del trattamento, nonché di opporsi al loro trattamento, rivolgendo le richieste all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna all’indirizzo privacy@unibo.it. |
In data, giovedì 20 febbraio 2025 |
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO |
PROF. PIER PAOLO GATTA ##firma_digitale## |